27 settembre a Pozzilli per la Notte dei Ricercatori 2019
Il Progetto B-Future alla presentazione nazionale dei nove progetti italiani
Torna la Notte Europea dei Ricercatori NEUROMED
Con il supporto della Commissione Europea, Molise e Campania vivranno una settimana dedicata al legame tra scienza e cittadini
Per l’edizione 2019 della Notte dei Ricercatori Neuromed torna la macchina del tempo per eccellenza: la De Lorean del film “Ritorno al futuro”. La Fondazione Neuromed e i suoi partner del progetto “B-Future”, inserito nel grande quadro europeo della Notte dei Ricercatori, nata con il supporto della Commissione Europea nell’ambito delle azioni “Marie Skłodowska-Curie” del programma Horizon 2020, approfondiscono così il concetto di viaggio nel tempo, la traccia che legherà tutti gli eventi in programma a partire da venerdì 20 fino a sabato 28 settembre. L’evento di Lancio si è svolto in Piazza Margherita a Caserta il 20 settembre 2019 con l’edizione di PUBMED , cocktail molecolari in piazza e tanti ricercatori che hanno informato numerosissime persone sui temi delle ricerche su cui ogni giorno di impegnano studiando e sperimentando all’interno dei laboratori del Neuromed.
A partire da Lunedì 23 settembre la manifestazione entrerà nel vivo. I ricercatori Neuromed, in una vera e propria carovana della scienza, andranno nelle scuole del territorio. Per tutta la settimana, giorno dopo giorno, oltre ottomila studenti di 42 scuole delle regioni Molise e Campania saranno coinvolti in conferenze, dialoghi e incontri informali. Un gigantesco impegno sul territorio per portare tra le mura scolastiche una macchina del tempo capace di mostrare le idee che stanno plasmando il domani.
Venerdì 27 settembre, il culmine degli eventi in Molise, con l’apertura al pubblico dei laboratori Neuromed per una notte di confronto e dialogo aperto e informale con i ricercatori. Gli esperimenti in corso, i risultati raggiunti, il mestiere difficile e affascinante della scienza non saranno esposti in ordinarie sale conferenze: tutto si svolgerà proprio dove i ricercatori lavorano. Per cogliere l’essenza stessa di questa avventura che diventa mestiere. All’interno del percorso di visita, inoltre, i visitatori troveranno anche aree specifiche realizzate dai partner del progetto B-Future: Università di Scienza e Tecnologia di Huazhong (Cina), Consorzio Campania Bioscience, Jens Julia, Polo Museale del Molise, Centro Italiano di Ricerca Aerospaziale “CIRA”, Università degli Studi del Molise.
In questa notte, poi, si invertiranno le parti consuete del dialogo con le Istituzioni: i rappresentanti delle Istituzioni stesse verranno infatti intervistati dai giovani ricercatori e da studenti. In una serie di brevi incontri informali, trasmessi in diretta su maxischermi e su Internet, saranno la scienza, la curiosità e la fantasia a interrogare le autorità politiche e scientifiche italiane ed europee.
Infine la chiusura di questa intensa settimana sarà affidata alla Campania, quando sabato 28 settembre, alle ore 10.30 la Reggia di Caserta ospiterà “Dance Well”, un progetto artistico che vedrà la collaborazione tra i ricercatori Neuromed, l’Associazione Parkinzone e il Centro per la Scena Contemporanea. L’iniziativa avrà come protagonisti i malati di Parkinson, impegnati nella pratica artistica della danza, che gli studi scientifici più recenti hanno mostrato capace di avere effetti positivi sui sintomi e sulla qualità di vita delle persone con Parkinson.
“Vogliamo trasformare l’interesse suscitato l’anno scorso – dice Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed – in entusiasmo e passione. Nel coinvolgere i giovani e le scuole abbiamo avuto un incredibile ritorno di richieste di partecipazione e, non potendo accogliere tutti nei nostri laboratori in così poco tempo, abbiamo deciso di andare noi negli Istituti scolatici. I nostri ricercatori trasformeranno le classi in piccoli laboratori insieme ai ragazzi. Altro elemento di novità di quest’anno – continua Pietracupa – è il coinvolgimento di una Associazione del territorio, Parkinzone, che promuove con persone affette da Malattia di Parkinson attività di musicoterapia e teatro. Queste persone si esibiranno nella Reggia di Caserta a dimostrazione che la ricerca è concreta quando si vive a stretto contatto con i pazienti. Mi piace citare una frase di uno dei ricercatori più amati d’Italia – conclude Pietracupa – che ha cambiato il modo di spiegare la ricerca, Alberto Angela: nel presentare le cose non bisogna essere accademici ma bisogna accorciare le distanze con le persone a cui ci rivolgiamo. Il nostro obiettivo è annullare queste distanze”.
“I cittadini possono e devono interagire con gli scienziati. – commenta il Presidente dell’I.R.C.C.S. Neuromed, Giovanni de Gaetano – Possono e devono porre domande, avanzare dubbi. E i cittadini hanno il grande potere di influenzare il cammino delle ricerche future. Ma alla base di tutto deve esserci la consapevolezza, il confronto, la discussione basata sulle prove. Il progetto B-Future racconta la meraviglia, il sudore, la fatica della scienza, ma soprattutto lancia un messaggio: venite con noi a parlare di futuro, lo disegneremo assieme”.
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