LA FONDAZIONE NEUROMED ACCOGLIE IL PROGRAMMA ERASMUS+
Da Pozzilli parte il progetto che offre ai ragazzi una costruttiva esperienza lavorativa in Europa La Fondazione Neuromed promuove, con il finanziamento della Commissione Europea, il progetto Mobi-care: european work-based learning paths to enhance employability of young learners in the social and health care sector. L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con Reattiva, rientra nel Programma Erasmus+ e intende sostenere tra i giovani studenti e neodiplomati percorsi europei di apprendimento basati sul lavoro al fine di migliorare l’occupabilità nel settore sociale e sanitario. Il progetto è infatti rivolto agli studenti delle classi IV ed ai neodiplomati di Istituti d’Istruzione Secondaria Superiore ad indirizzo Socio-Sanitario, aventi sede nelle regioni Molise, Lazio e Toscana. Le attività progettuali, da sviluppare nei prossimi mesi, intendono promuovere la mobilità internazionale finalizzata alla formazione dei due target (sociale e sanitario), con il preciso intento di favorire l’acquisizione di competenze settoriali ed il rapido inserimento nel mercato del lavoro, stimolare lo spirito all’auto-imprenditorialità e, attraverso una precisa azione di valutazione e certificazione, contribuire al trasferimento e al riconoscimento di competenze, attraverso il sistema ECVET.
Il progetto mira, inoltre, ad aumentare la capacità propulsiva del settore socio-sanitario delle Regioni coinvolte, aprendo a reti commerciali interregionali ed internazionali e a favorire il miglioramento della condizione lavorativa dei giovani e delle donne in modo particolare, contribuendo al rafforzamento del sistema di PMI, vero punto di forza dell’economia nazionale e europea. Uno stimolo a tale obiettivo è rappresentato proprio dalla possibilità di “importare”, dai Paesi ospitanti, pratiche innovative in Italia. Le attività si svolgeranno in Spagna, Portogallo, Malta, Regno Unito, Francia e Germania, nelle loro aree più ricche di PMI di settore, tramite tirocini di 40 ore settimanali, per un totale di 160 ore per gli studenti che svolgeranno una mobilità di 1 mese; oppure di 520 ore da realizzarsi nell’arco di 3 mesi di mobilità internazionale per i neo diplomati. Le ore di tirocinio svolte nell’ambito del progetto sono cumulabili per il raggiungimento del numero di ore di Alternanza Scuola/Lavoro previste dall’ultima Legge Nazionale. Un’esperienza formativa concreta, dunque, che garantirà l’acquisizione di conoscenze specifiche nel settore socio-sanitario nonché di best practices da portare in Italia. L’acquisizione di tali conoscenze è infatti fondamentale per operare all’interno di aziende specializzate e per ottenere risultati nel mercato del lavoro sempre più internazionale e competitivo.
“La Fondazione Neuromed promuove un progetto di internazionalizzazione in un momento sociale molto particolare. – afferma Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed – Al di là dell’importantissima valenza occupazionale e formativa, infatti, crediamo che quella della mobilità internazionale finalizzata alla formazione rappresenti anche un messaggio di integrazione e di apertura, affinché i nostri ragazzi si sentano davvero cittadini del mondo. Un concetto da enfatizzare ancora di più in un momento di forte tensione e attenzione sociale. Le vicende internazionali e negative devono indubbiamente preoccupare ma, anche in questo caso, noi le affrontiamo senza chiusure e continuando ad educare i nostri giovani affinché tutti si sentano parte integrante di una società multietnica e multiculturale. Pensiamo che sia questa la migliore maniera per reagire e per isolare chi cerca di seminare terrore alimentando la politica del sospetto e della discriminazione. Siamo convinti che proprio i giovani possano essere i veri ambasciatori di pace della società del futuro”. “Il finanziamento della Commissione europea di un progetto così ambizioso ci riempie di orgoglio, – afferma Emilia Belfiore, Responsabile dell’Ufficio Ricerca&Sviluppo dell’I.R.C.C.S. Neuromed – dimostrando che, aldilà di luoghi comuni che vedono vincenti solo le grandi lobby, è sempre la qualità tecnico-scientifica a fare la differenza in Europa ed il partenariato Fondazione NeuromedReattiva è stato promosso a pieni voti.”
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