Tavola rotonda con il Premio Nobel Luc Montagnier
L’evento ha messo insieme i rappresentanti delle strutture che partecipano al progetto Cyber Brain e ospiti stranieri che ne hanno caratterizzato il valore internazionale: il Premio Nobel Luc Montagnier, consulente speciale dell’I.R.C.C.S. Neuromed, il professor Noureddine Bouzouaïa, Presidente e Direttore Generale di BiotechPole Sidi Thabet di Ariana-Tunisi, e la dottoressa Naziha Cheikh, Presidente dell’Association International pour la Coopération et le Développement di Tunisi, già membro del Governo nazionale tunisino, con l’incarico di segretario di stato per la Sanità.
Nel corso della tavola rotonda sono stati presentati e discussi i temi legati al progetto Cyber Brain, una collaborazione internazionale che mira a esplorare le possibilità offerte dal collegamento tra cervello umano e computer. Le ricerche in questo campo mirano a studiare con sempre maggiore precisione il funzionamento del sistema nervoso centrale, individuando sistemi che potranno essere applicati in diverse situazioni. Ad esempio nella neurochirurgia, come ha già dimostrato l’operazione eseguita nei giorni scorsi, nella quale le tecniche di interfaccia cervello-computer sono state impiegate per guidare un intervento chirurgico di altissima precisione in un caso di epilessia farmacoresistente. Oppure nel caso delle protesi artificiali, che grazie a queste tecnologie potranno essere comandate direttamente dal cervello.
Sulle prospettive di collaborazione internazionale, sottolineate anche da un Memorandum di Intesa firmato tra l’I.R.C.C.S. Neuromed e il tunisino BiotechPole Sidi Thabet, Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed, altro partner fondamentale di Cyber Brain, ha detto: “È nella nostra natura e nella nostra cultura collaborare, essere pronti a spingerci oltre. Ecco perché oggi andiamo sull’area mediterranea”.
Il professor Bouzouaïa, poi, ha avuto parole di forte apprezzamento per l’iniziativa del Polo di Ricerca e Innovazione Tecnologica Neuromed. Sulle prospettive della partnership, inoltre, ha detto che “il partenariato tra Italia e Tunisia è sempre stato proficuo, e vediamo molte affinità culturali. Il nostro centro ha già partecipato a diversi progetti con l’Italia, e sono certo che costruiremo insieme qualcosa di importante attraverso la collaborazione tra i nostri staff”. “Questa nuova collaborazione – ha detto Naziha Cheikh – apre una fase nella quale esamineremo concretamente i passi da compiere, a partire dagli scambi di ricercatori e di staff per giungere alla condivisione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche”.
Subito dopo la tavola rotonda consegnati, alla presenza del professor Luc Montagnier e della delegazione tunisina, gli attestati di partecipazione ai ragazzi che hanno seguito i corsi di formazione, nell’ambito del progetto Cyber Brain in “Esperti in gestione del sistema di comunicazione di tipo telematico e informatico” e “Esperti in micromovimento e sistemi di imaging avanzato”.
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